lunedì 28 maggio 2007

Solo per i tuoi occhi


Cielo grigio su... palazzi grigi ovunque. Ma nel mezzo di una domenica milanese di pioggia, Francesco ed io ci siamo rifatti gli occhi e storditi di colori. Non abbiamo preso l'LSD, ma due biglietti per La città proibita, l'ultimo film di Zhang Yimou. Un film in grado di soddisfare tanto gli appassionati di film di cappa e spada (Francesco) quanto gli amanti di cineserie, vestiti e cose che luccicano (io).
L'azione vera e propria è concentrata nella seconda metà del film, ma nella prima mezz'ora mi sono ritrovata a pensare: se anche non dovesse succedere nulla per tutto il film non mi annoierei, e forse non me ne accorgerei neanche... perché sono ipnotizzata. Coreografie di massa, colori sgargianti, oro e sangue, fiori e spade, vestiti sontuosi, acconciature architettoniche, stanze dagli ornamenti a dir poco psichedelici, silenziosi ninja volanti, eserciti che si muovono nell'inquadratura come pennellate di colore su una tela... Le scene dei cerimoniali di corte come quelle delle battaglie sono visivamente emozionanti, colorate, astratte e ipnotiche come quadri di un caleidoscopio. Ma sotto tanta perfezione formale: follia, morte e litri di sangue.
Da gustare su grande schermo, meglio se accompagnato da cielo nuvoloso che ne esalta le caratteristiche cromatiche; da discutere davanti a un piatto di spaghetti di soia piccanti, perché anche lo stomaco vuole la sua parte.

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